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La piccola chiesa di S. Maria di Ognina, con il prospetto rigoroso ed essenziale, sorge nella piazza che dolcemente digrada verso il mare. L’origine della chiesa è molto antica; nell’elenco dei tributari del Vaticano (anno 1308) si trova il titolo di Santa Maria di Lognina. Nel 1676 fu visitata dallo storico Giovanni Andrea Massa che rimase estasiato dalla bellezza del tempio. Dopo il terremoto del 1693 venne ricostruita sullo stesso luogo della basilica precedente (forse con la facciata orientata diversamente). Il simulacro della Vergine Maria, che si venerava nel Seicento e nel Settecento, venne distrutto da un incendio nel 1885. Per un periodo di tempo si espose alla venerazione dei fedeli un’immagine in cera della Madonna Bambina. Nel 1889 venne prodotta l’attuale statua lignea. L’8 settembre si celebra la festa della Madonna di Ognina che è conosciuta con il nome popolare di "a festa d’a Bammina"(la festa di Maria bambina). Questa celebrazione, che affonda le radici in tradizioni antichissime, richiama una moltitudine di fedeli e curiosi che giungono anche da altre zone della Sicilia. Un tempo gli abitanti del quartiere acquistavano un abito nuovo da indossare per questa particolare occasione. Uno dei momenti di più alta suggestione è la processione delle barche pavesate e illuminate che accompagnano la Madonna a mare, dal golfo di Ognina alla scogliera. Mazzi di fiori vengono gettati in acqua in onore dei caduti del mare. Al suo rientro la "Bammina" viene accolta da una festa di fuochi pirotecnici. Insieme alle celebrazioni religiose si svolgono le feste pagane: la sagra del pesce azzurro e la gara delle barche. Il pesce viene fritto all’aperto e venduto a un prezzo simbolico. La gara delle barche vede la partecipazione di uomini e donne, in una barca stanno cinque donne e nell’altra cinque uomini. La sfida è vinta dall’equipaggio che riuscirà a tagliare per primo il traguardo.
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Chiesa di S. Maria di Ognina
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