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La chiesa di S. Agata al Borgo è inserita in un contesto urbano molto complesso nel quale si innestano e si sovrappongono stili ed architetture molto diverse per uso e collocazione storica. Sul lato occidentale della piazza che, oggi, è intitolata a Cavour, è sistemata una bella fontana dedicata alla dea Cerere; fu realizzata, nel 1757, dallo scultore palermitano Giuseppe Orlando. In origine questa fontana era stata realizzata per abbellire la piazza Università. Nel marzo 1669 un’imponente eruzione eccentrica, sgorgata nel territorio di Nicolosi, cominciò a devastare gran parte degli abitati costruiti sulle pendici del vulcano. In aprile la lava colpì Misterbianco e tutti i casali e i campi coltivati a nord-ovest della città di Catania (si consiglia di andare a vedere l’affresco sulla parete della sagrestia del Duomo). Nel mese di maggio il vescovo di Catania Michelangelo Bonadies, donò alcuni terreni coltivabili di sua proprietà ai profughi che provenivano dai casali distrutti. Questi profughi, che non avevano trovato posto nella città satura di abitazioni, si erano insediati su alcuni terreni a nord, denominati della Consolazione e del Borgo. Le famiglie ebbero così una casa e un luogo dove potere ritrovare la forza di ricominciare.
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Chiesa di S. Agata al Borgo
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